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Mario Soldati, Viaggio in Emilia Romagna

Con molto piacere ho ricevuto da Anna Cardini Soldati, che saluto affettuosamente, una copia del libro: “Mario Soldati, viaggio in Emilia Romagna”, Minerva Edizioni.

Ci siamo già occupati del grande autore torinese in occasione del Festival letterario a lui dedicato nel 2007 a Ostellato, ma è sempre bello tornare a parlare di un uomo molto “moderno”, che ha raccontato da vicino la quotidianità della provincia italiana, proiettandola in un’ottica più ampia, tesa a sottolineare come questo “microcosmo” sia in realtà un concentrato di situazioni ricche sotto ogni punto di vista, storico, sociale ed enogastronomico; ed è proprio qui che il nostro Paese non ha eguali, o perlomeno si spera sia in grado di continuare a farlo, visti i fatti di cronaca che comunque mettono in luce i limiti di questo “provincialismo” diffuso, che non riesce a fare sistema, e che impedisce a livello internazionale di fornire un’immagine coesa di questa nazione.

“Viaggio in Emilia Romagna” è una sorta di monografia nella quale sono contenuti racconti, pagine di diario, belle foto scattate dal figlio Volfango, e naturalmente il capitolo di “Vino al Vino” dedicata a questa Regione che Soldati conosceva e apprezzava al punto di affermare che:

“Boston e San Francisco, a cinquemila chilometri di distanza, sono diverse ma non come, a cinquanta, Bo­logna e Ferrara. Certo, è l’Italia: il paese, in rapporto all’area, più vario del mondo. Ma nessuna regione ita­liana sembra varia come l’Emilia e Romagna. Le cause sono storiche: dei capoluoghi delle sue otto provin­cie, ben sette furono, lungo tempo, addirittura città capitali! E questa varietà si presenta con un’evidenza e un’immediatezza tanto maggiori quanto più omo­genea, invece, è la struttura geografica della regione stessa: disposta sulla riva destra del Po, dal Piemonte fino al mare, in tre fasce continue, contigue, dolce­mente sconfinanti, la pianura nei colli, i colli negli Ap­pennini: incernierata nella Via Emilia, asse scorrevole che taglia la pianura poco prima dei colli e lungo cui sorgono tutte le sue antiche, nobili città, le grandi, le mediane, le piccole.

Chi dunque percorra l’Emilia e Romagna di segui­to, come a me è capitato per conoscere i suoi vini, ha l’impressione di compiere un viaggio spettacolare, di­viso in tappe predisposte, inevitabili e, ciononostante, meravigliose e imprevedibili: oppure di assistere a una féerie, una fantasmagoria ininterrotta e, ad ogni episo­dio, sempre nuova.

Ripetiamo: l’Italia sorprende dovunque; ma in nes­sun’altra parte troviamo le sue bellezze, ricchezze e sin­golarità così «messe in fila», ordinatamente, quasi in una naturale sequenza espositiva”.

Il libro verrà presentato ufficialmente nella nostra Regione in giugno, in Provincia di Bologna, vi terrò informati sull’evento; potete comunque trovare ulteriori informazioni su: www.comitatomariosoldati.it